Al di là del ponte La rappresaglia nazifascista del 5 luglio 1944 a Farigliano La testimonianza dei fariglianesi. Undici interviste effettuate nel 1994 da: Daniele Calandri, Gian Luca Milano e Fabio Taricco. Montaggio Carlo Conterno Pal 4/3 durata 33' 20" 2016
Il 5 luglio 1944, le truppe nazifasciste per rappresaglia saccheggiano ed incendiano Farigliano e Piozzo in provincia di Cuneo. A fine giornata, a Farigliano si contano due civili uccisi, Giovanni Mancardi e Giovanni Taricco. Le case incendiate e danneggiate sono circa 250. A Piozzo trovano la morte Attilio Biamonti ed il comandante partigiano Piero Bellino, che costituì con Nuto Revelli la formazione partigiana “Compagnia Rivendicazione Caduti” in nome dei tantissimi soldati morti in Russia e fu in seguito organizzatore delle formazioni Giustizia e Libertà. Sessanta le case distrutte. Nello stesso pomeriggio, vicino al cavalcavia di Farigliano, è catturato Sebastiano Vendrasco, fossanese, impiegato del dazio di Clavesana, trasportato a Carrù, in serata viene fucilato nei pressi del cimitero.
Testimonianze, notizie e fatti di quei giorni
AGG. 16-11-2021 (Foto Dierich)
Un breve riassunto degli avvenimenti di quei giorni
17 giugno 1944 -
Il Feldmaresciallo Kesselring, capo supremo delle forze
armate tedesche dirama alle sue truppe un ordine riguardante le nuove regole
contro la guerra partigiana: "La lotta contro i partigiani deve essere
condotta con tutti i mezzi a nostra disposizione e con la massima severità. Io
proteggerò qualunque Comandante che, nella scelta e nella severità dei mezzi
adottati nella lotta contro i partigiani, ecceda rispetto a quella che è la
nostra abituale moderazione. Vale al riguardo il vecchio principio per cui un
errore nella scelta dei mezzi per raggiungere un obiettivo è sempre meglio
dell'inazione o della negligenza ... i partigiani devono essere attaccati e
distrutti."
________________________________________
1 luglio 1944 -
Secondo ordine di Kesselring.
Tra vari i vari punti di questa ordinanza, due sono
quelli che particolarmente ci interessano:
- "Compiere atti di rappresaglia fino a bruciare le
abitazioni poste nelle zone da dove siano stati sparati colpi di arma da fuoco
contro reparti o singoli militari germanici”.
- “Rendere responsabili gli abitanti di quei paesi dove
si verificassero interruzioni di linee telegrafiche o telefoniche nonché atti
di sabotaggio relativi alla circolazione stradale (spargimento di rottami di
vetro, chiodi o altro, sui piani stradali, danneggiamento di ponti, ostruzioni
delle strade)”.
Una colonna di soldati tedeschi, partita da Dogliani, è
diretta a Murazzano, verosimilmente per attaccare i partigiani di Mauri
dislocati sulle alture di Cigliè, Castellino, Marsaglia...
I tedeschi sono fermati da alcune mine, in prossimità
dell'abitato di Belvedere Langhe. Muoiono alcuni soldati e ufficiali.
Perdono la vita anche tre partigiani. I tedeschi si ritirano in attesa di
rinforzi.
________________________________________
5 Luglio 1944 -
I rinforzi arrivano in mattinata, a Carrù. Sono gli uomini
del Sicherungs-Regiment der Luftwaffe Italien, del tenente colonnello Fritz
Herbert Dierich, il reparto “specializzato” nella lotta contro i partigiani. Non si avventurano immediatamente verso le colline per un
nuovo attacco. Prima occorre dare una "lezione" alla popolazione, per
l'agguato ed i morti del giorno precedente, per i sabotaggi, e anche per un
chiaro segnale di intimidazione verso i partigiani.
I possibili obiettivi della vendetta:
Piozzo: la situazione era relativamente tranquilla.
Carrù: fino a quel momento non si erano verificati
particolari problemi.
Clavesana: il ponte verso il capoluogo era già saltato,
impossibile arrivare.
Farigliano: due sabotaggi alla centrale elettrica, un
ponte stradale interrotto, un ponte ferroviario danneggiato, ripetuti sabotaggi
alle linee telegrafiche.
L'obiettivo è Farigliano. Il reparto, da Carrù, si dirige
verso il paese, ma a metà strada vi è un'imprevisto; da Piozzo vengono sparati,
in direzione dei militari, alcuni colpi di arma da fuoco. Metà reparto torna
indietro e si dirige verso questo paese, gli altri proseguono per Farigliano.
Bilancio della giornata: due paesi saccheggiati,
distrutti, incendiati, cinque morti.
________________________________________
6 luglio 1944 -
In questa giornata
vi è un duplice attacco dei tedeschi alle formazioni partigiane: ancora da
Dogliani, una colonna motorizzata si dirige verso Belvedere Langhe e qui, dopo una
aspra battaglia i germanici sono ancora una volta fermati.
Nelle stesse ore, un altro reparto muoveva da Carrù-Clavesana
in direzione dei Ghigliani, per aggirare le postazioni partigiane. Anche in
questo caso i tedeschi sono fermati nei pressi del ponte del cotonificio.
Le azioni dei nazifascisti di quei giorni falliscono in
questo modo.
Nessun commento:
Posta un commento